yo, v.a. spielen sie bereits in der woche zuvor montags(gegen cesena, auch nett
)
schöner artikel über christian vieri in der corriere, objektiv ist das natürlich auch nicht, scheint mir ein journalist der kritik vieris nicht vertragen hat, und der zudem großer lucarellifan ist :laugh2: ,aber im grunde ist es das was alle denken...
"La provocazione
Ovunque vada non è più da nazionale Vieri nel Milan non è stato una stella cometa ma una stella cadente: greve, macchinoso, lento
Con Bobo Vieri il Milan perde soprattutto un giocatore insospettabile: attento alle regole del bon ton (nello spogliatoio), un simpaticone (con i compagni di squadra). Il calcio italiano perde invece il più uomo di tutti noi. Adesso se vorrà insultare i giornalisti come fece in Portogallo, sarà costretto a farlo in francese. Stessa musica ma molto più chic.
Vieri lascia il Milan dopo sei mesi (scarsi) e 14 apparizioni. Trasloca in Costa Azzurra perché non vuole perdere il treno mondiale. È convinto che il suo problema sia facilmente risolvibile incrementando il numero delle partite. Se gioco, Lippi mi porta in Germania: elementare Watson... In realtà il problema è mal posto in quanto viziato nelle premesse. È infatti fuorviante sostenere che, non giocando (o giocando poco), Vieri rischia di perdere il Mondiale. Perché il sospetto è che Vieri il suo Mondiale l’abbia già perduto. Contrariamente alle leggende metropolitane, le opportunità che gli ha offerto il Milan sono state infatti tutt’altro che scarse. Ancelotti l’ha utilizzato 7 volte in qualità di titolare: tre in campionato, altrettante in Champions League e una in Coppa Italia. Ma, anche partendo dalla panchina, in almeno 3 circostanze il suo impiego è stato per nulla marginale: mezz’ora o giù di lì. Il bilancio della sua avventura milanista è peraltro misero: 2 gol (Empoli e Brescia) in 793 minuti. Una media incompatibile con le aspirazioni azzurre di chicchessia.
Se il bilancio dei numeri è misero, quello del calcio espresso è stato oggettivamente imbarazzante. Vieri nel Milan non è stato una stella cometa ma una stella cadente: greve, macchinoso, lento. Si è mangiato gol di tuti i tipi: elementari, già fatti, impossibili da sbagliare. Ha sparato in curva (derby) e addosso al portiere. È stato la controfigura del cavallo di razza che fu. Il suo gioco molto fisico, si è illanguidito. Improprio il paragone con Crespo: l’argentino arrivò al Milan (dal Chelsea) in condizioni impresentabili. In quattro mesi Milan Lablo rimise in piedi e lui incominciò a segnare con discreta regolarità fino alla dolorosa doppietta di Istanbul. Vieri no. Il Vieri rossonero è sempre stato asciutto nel fisico, tonico, tirato a lucido. Insomma al top della forma. Ecco perché, in questa ottica, è improprio parlare di Mondiale. Improprio e addirittura provocatorio nei confronti di chi invece il Mondiale lo meriterebbe per davvero.
Così ci riesce difficile pensare che Marcello Lippi, nel nome della granitica monoliticità della sua Italia, decida di ignorare le sollecitazioni che gli giungono dall’esterno. Perché il declinante Vieri dovrebbe cullare ambizioni mondiali a scapito, ad esempio, del rendimento esemplare di Cristiano Lucarelli? In Germania l’ormai ex milanista sarebbe nulla più che un problema aggiuntivo, soprattutto un problema di gestione. Il bomber del Livorno, per sua stessa ammissione, non avrebbe invece remore «a cambiare i tacchetti agli altri». Vieri, imbolsito, si trasformerebbe così in un’armaspuntata e demagogica. Lucarelli, all’occorrenza, costituirebbe invece un’opzione strategica in grado di aumentare il nostro potenziale offensivo.E chi se ne importa se lui, il Lucarelli, è semplicemente un uomo come noi."
Alberto Costa
wenns ausser cweb jemand interessiert, der journalist sagt, dass vieri nicht mehr nationalmannschaftstauglich ist, egal ob er wechselt und dann einen stammplatz hat oder nicht...gründe: trägheit, unmotiviertheit, trifft das tor einfach nicht mehr(bei milan nur 2 tore)
ausserdem stellt er die frage warum vieri zur wm fahren sollte und damit z.b. einem lucarelli den platz wegnehmen sollte, der mannschaftsdienlicher und torgefährlicher sei, und zudem charakterlich nicht so abgehoben wie vieri sondern ein"mann aus dem volk" sei.
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